La mia prima esperienza con l'acquario marino
La mia esperienza nel mondo dell’acquariofilia marina è iniziata nell’Ottobre del 1999 con un acquario marino
MEDITERRANEO.
La vasca misurava 100 (l) x 40 (p) x 50 (h)
Il filtraggio era affidato ad un
filtro interno con dentro (in ordine di passaggio) bio-balls, lana di perlon, carbone attivo, una spugna,
cannolicchi, altre bio-balls, un’altra spugna, resine per i nitrati (per 80 litri), resine per i fosfati (per 100
litri)
e ad uno schiumatoio (costruito da me).
Ogni due mesi cambiavo il carbone attivo.
Lo schiumatoio (un
monopompa) era alimentato da una pompa MAXI JET 1200 della Aquarium System che pescava l’acqua in superficie
internamente alla vasca, e scaricava all’interno del filtro.
L’illuminazione
era affidata a due neon da 25 watt: un Interpet Blue Moon acceso dalle 12;00 alle 23;00 ed un Intepet Triton acceso
dalle 14;00 alle 21;00. Successivamente aggiunsi un Arcadia Marine White sempre da 25 watt e modificai i tempi di
accensione: il Blue Moon dalle 11;00 alle 23;00, il Triton dalle 12;00 alle 22;00 e la Marine White dalle 13;00 alle
21;00.
La temperatura era tenuta sotto controllo da un refrigeratore RA680 della Teco che la teneva a 18° d’inverno ed a
20°
d’estate.
Il refrigeratore funzionava con una pompa Hydor Seltz L 30 II da 1200 l/h che pescava l’acqua dal filtro biologico e
la
rimandava all’acquario a pelo d’acqua in modo da smuovere la superficie.
Come pompe di movimento usavo una Askoll bioDynamis no stop da 1300 l/h in funzione dalle 13;00 alle 21;00
posizionata
sul fondo col getto indirizzato verso la superficie, per non avere una corrente troppo forte sul fondo
dell’acquario.
Per i cambi d’acqua usavo acqua di mare e sostituivo 40 litri una o due volte al mese (quando il tempo lo
permetteva, in
caso di mareggiate rimanevo senza fare cambi d'acqua anche 2 o 3 mesi).
Il fondo era costituito da uno strato di sabbia viva fine di 3-4 cm.
Integravo regolarmente solo il calcio e carbonati.
Alimentavo gli invertebrati con pastiglie di plancton liofilizzato o gamberi surgelati ed ai pesci non facevo mai
mancare i gamberi vivi e qualche lumachina (Monodonta turbinata) sgusciata.
Pachygrapsus marmoratus (granchio corridore)
Tripterigion trypteronotus
tordo verde nascosto tra la Caulerpa prolifera
Thalassoma pavo
spirografo
spirografi Sabella spallanzanii
acquario marino mediterraneo
acquario marino mediterraneo
acquario marino mediterraneo
acquario marino mediterraneo
acquario marino mediterraneo
Palemon sp.
patella
patella
patella
ofiura
ciprea Luria lurida coperta dal suo mantello
ciprea Luria lurida che mette in mostra tutta la bellezza del suo guscio che sembra di porcellana
Cladocora caespitosa, uno dei pochissimi madreporari mediterranei
Cerianthus mambranaceus
Cerianthus mambranaceus
Cereus pedunculatus
Cereus pedunculatus in una particolare colorazione arancione
Anemonia sulcata
algha rossa mediterranea
Actinia cari con i tentacoli estroflessi in cerca di cibo
Nel complesso la prima esperienza con l'acquario marino mediterraneo è stata positiva, anche se ho commesso vari
errori (ancora non avevo internet):
- non conoscevo l'esistenza del carbone attivo, il negoziante da cui avevo comprato l'acquario non me ne aveva parlato, e l'ho scoperto solo dopo un anno>
- ero partito con un filtro biologico, pure caricato male
- movimento esclusivamente con pompe power-head
- filtro sotto sabbia, assolutamente dannoso, impostato con sabbia corallina grossa, che dopo poco tempo si è intasato, con conseguenze disastrose
- rocce di pessima qualità, pietre normalissime, prevalentemente granitiche al posto delle rocce vive di origine calcarea
- niente schiumatoio, non sapevo nemmeno che cosa fosse
- niente refrigeratore, la prima estate è stato un dramma mantenere la temperatura entro limiti accettabili
Piano, piano, studiando e leggendo vari libri e riviste e tramite internet mi son reso conto degli errori ed ho effettuato le dovute correzioni.
Commenti
ciao
Francesco
www.acquariomediterraneo.it
"Per i cambi d’acqua usavo acqua di mare e sostituivo 40 litri una o due volte al mese (quando il tempo lo permetteva, in caso di mareggiate rimanevo senza fare cambi d'acqua anche 2 o 3 mesi)."